Autore: Elena Grilli
Competenze genitoriali
Scritto da Elena Grilli il . Pubblicato in I servizi dello studio, Non ho disturbi io.
Terapia del trauma
Scritto da Elena Grilli il . Pubblicato in Senza categoria.
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Servizi per le donne
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Servizi per le donne
Una serie di servizi dello studio di psicoterapia sono specificamente dedicati alle donne, al loro benessere e ai loro diritti.
Rafforzamento dell’autostima femminile
Superamento delle conseguenze psicologiche della violenza di genere
Consolidamento della solidarietà tra donne
Parità di genere
Approfondimenti
Supporto agli studenti
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Supporto agli studenti
Nel corso degli studi può accadere di incontrare momenti di difficoltà sul piano emotivo che ostacolano il raggiungimento dei propri obiettivi di rendimento scolastico.
Si possono attraversare fasi più o meno lunghe di stallo, con le frustrazioni e i sensi di colpa che ne conseguono. Ci si può sentire inefficaci, non all’altezza, di peso alla famiglia, responsabili della delusione dei propri genitori. Nei casi peggiori, si può arrivare a rinunciare, lasciando l’Università e portandosi dietro per molto tempo il senso di fallimento e di non completezza della propria vita.
Spesso a bloccare è un circolo vizioso tra pensieri che causano ansia (aspettative, standard molto esigenti, previsioni catastrofiche, ecc.) e comportamenti (modalità disfunzionali di gestire l’ansia o strategie inefficaci di studio, come la tendenza a rimandare o evitare le attività temute).
Questo studio di psicoterapia dedica agli studenti prigionieri della loro ansia un supporto specifico, volto a superare lo stallo e affrontare lo studio in modo efficace, proficuo, ma soprattutto sano.
Il percorso è strutturato nelle seguenti fasi interconnesse tra loro:
- Valutazione iniziale;
- Intervento specifico per discriminare e ridurre le tensioni a livello somatico;
- Messa in discussione di tutti gli schemi disfunzionali e costruzione di modalità alternative e più sane di approcciare lo studio;
- Strategie funzionali per gestire il rimuginio depressivo, fonte di demotivazione, rabbia verso se stessi, sfiducia;
- Pianificazione delle attività di studio con un programma sostenibile dal punto di vista psicologico e pratico;
- Igiene del sonno, dell’alimentazione e rafforzamento di abilità di self-management;
- Monitoraggio e rilevazione in itinere di stati di ansia con pianificazione di come gestirli;
- Rafforzamento delle competenze comunicative utili a fronteggiare pressioni esterne, pretese, critiche, giudizi.
Naturalmente questo tipo di intervento ha una maggiore probabilità di successo se applicato ben prima di arrivare al punto di massima esasperazione e scoraggiamento.
Nessuno è incapace. Tutti possono essere messi nella condizione di dare il proprio meglio nello studio, vincendo l’ansia.
Consulenze e colloqui online
Scritto da Elena Grilli il . Pubblicato in blog.
Consulenze online
È possibile avere con la dott.ssa Grilli colloqui di consulenza e supporto psicologico anche via Skype.
Tutto avverrà naturalmente nel pieno rispetto del codice deontologico e della normativa sulla privacy. La dott.ssa Grilli si troverà nel suo studio durante queste sessioni, garantendo quindi la riservatezza della seduta come fosse vis-à-vis.
Requisiti:
– una buona connessione internet, in modo da non avere interruzioni nel dialogo,
– un dispositivo (PC, tablet, smartphone) dotato della app Skype e di una webcam.
Come fare:
– Inviare una mail a xelenagrilli@gmail.com, richiedendo un appuntamento e specificando la modalità via Skype.
– A questo punto si riceveranno le informazioni necessarie relative al pagamento della seduta (che sarà anticipato) e al giorno e ora dell’appuntamento.
– Al momento della connessione, essere certi di trovarsi in un luogo riservato e di non essere disturbati per almeno un’ora.
– Durante la sessione, silenziare il telefono e scollegarsi da ogni altra fonte di disturbo: la seduta via Skype deve essere in tutto e per tutto come un colloquio psicologico in presenza, senza altre distrazioni.
Non tutti i casi sono gestibili con questa modalità, anche per la non applicabilità di specifiche tecniche psicoterapeutiche attraverso il canale online. La dott.ssa Grilli si riserva di valutare se questa opzione è percorribile nel caso specifico o meno, oppure se lo è solo in parte. Il colloquio di persona è comunque sempre da prediligere quando ve ne è la possibilità.
gruppo fEMPOWER
Scritto da Elena Grilli il . Pubblicato in blog.
Gruppo fEMPOWER
Dal 2014, presso il Centro antiviolenza “Donne e Giustizia” di Ancona viene garantito uno spazio di rielaborazione, crescita e rafforzamento personale per le donne.
Nella condivisione delle proprie esperienze e desideri trovano la via verso la libertà. Si chiama fEMPOWER, parola che contiene a lettere maiuscole l’idea di rafforzamento che c’è nella conquista della consapevolezza e dell’autodeterminazione. La “f” davanti, invece, sta a significare che la forza di cui si parla, è quella femminile.
Per quattro anni il gruppo è stato il contenitore di discorsi sull’autostima delle donne, sulla capacità di riconoscere meccanismi di coercizione della libertà e di manipolazione affettiva, sulla capacità di affermare se stesse, di ascoltare i propri bisogni e desideri e fare scelte in sintonia con essi, sulla capacità di dire dei “no” fondamentali nel rispetto dei propri diritti personali. Si discute di amore, di relazione tra generi, di libertà e di sentimenti. Ci si supporta ogni volta che si impatta malamente con i pregiudizi, la durezza e le ingiustizie di un sistema patriarcale ancora tutto da smontare. Si parla di emozioni belle e brutte, si ride e si piange, si trova in ogni caso la complicità e il sostegno di altre donne.
Le donne che partecipano sono tutte sopravvissute alla violenza maschile e hanno conosciuto sulla propria pelle l’abuso, la limitazione della libertà, l’umiliazione, la coercizione, la paura. fEMPOWER è un luogo in cui invece trova espressione l’incoercibile voglia di essere se stesse e la pretesa di essere rispettate nella propria integrità fisica e psicologica.
Gli incontri, che riprenderanno in autunno, sono completamente gratuiti per le donne uscite dalla violenza. Per accedere, è necessario un preventivo incontro conoscitivo contattando il centro antiviolenza “Donne e Giustizia” di Ancona (n. verde 800032810) o direttamente la dott.ssa Elena Grilli al numero 3347418671.
Il gruppo fEMPOWER è un luogo in cui le parole volteggiano libere, perché la regola fondamentale è il non giudizio. Si parte dall’idea che tutte le esperienze delle donne sono ugualmente valide e che ognuna è giudice suprema del proprio comportamento e delle proprie scelte. In questo modo nessuna deve censurarsi temendo il giudizio altrui. Il sostegno che riceverà è incondizionato.
Questo presupposto permette la possibilità di rimettere a fuoco i propri sentimenti ed emozioni, e soprattutto i propri desideri. In breve: si rimette a fuoco se stesse e la parte di sé che la violenza ha sopraffatto e tacitato.
A volte i desideri prendono la forma di petali di fiore, come nell’immagine. Le donne hanno espresso i loro desideri e li hanno infilati uno sopra l’altro a formare un fiore, che rimane al centro del gruppo ad ogni incontro, per ricordarli, non lasciarli sfuggire, continuare a crederci.
Dal primo anno di attività del laboratorio fEMPOWER è nato un libro scaricabile qui.
Una evoluzione del gruppo fEMPOWER è il laboratorio LA FORZA DELLE DONNE che nel 2019, da aprile a dicembre, si apre a tutte le donne desiderose di lavorare sui temi dell’autostima femminile, limitata o addirittura compromessa per il semplice fatto di vivere in un sistema patriarcale che non dà valore alle donne.
Il gruppo fEMPOWER non è più attivo, ma puoi scoprire i servizi del “Cerchio di Banpo”
Curriculum professionale e formativo
Scritto da Elena Grilli il . Pubblicato in Senza categoria.
Curriculum professionale e formativoIscritta all’Ordine degli psicologi della Regione Marche con n. 1002 e abilitata all’esercizio della psicoterapia ai sensi della Legge 56/89.
Terapeuta in Schema Therapy, certificata dalla International Society of Schema Therapy (ISST), Associate member n. IT71860359 (Standard Level Certified Individual Schema Therapist)
Terapeuta in Compassion Focused Therapy, certificata da Compassionate Mind Italia
Esperienze professionali
INCARICHI ATTUALI
Da ottobre 2009
ATTIVITÀ LIBERO-PROFESSIONALE IN QUALITÀ DI PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
Studi professionali di Ancona (Via Saffi 12) e Chiaravalle (Via Mancinelli 7)
Da gennaio 2012
PSICOLOGA DELLA CASA RIFUGIO “ZEFIRO”
Polo9 Società Cooperativa Sociale – Piazza della Repubblica, 1/D – Ancona
Da novembre 2018
PSICOLOGA DELL’EMERGENZA
ARES, Associazione Regionale Emergenza Sanitaria e Sociale
Da gennaio 2020
CONSULENTE PSICOLOGA
Centro antiviolenza di Fabriano “Artemisia”
INCARICHI PASSATI
2 settembre 2023
EMOTION LAB
Laboratorio di consapevolezza emotiva all’interno dell’evento “eSISTERe, la voce delle donne”, Comune di Corinaldo
Da ottobre a novembre 2022
CONDUTTRICE DEL LABORATORIO DI AUTOSTIMA FEMMINILE “IL CERCHIO DI BANPO”
Centro antiviolenza di Fabriano, Associazione “Artemisia” – Via Corridoni 21 – Fabriano
Da ottobre a novembre 2021
CONDUTTRICE DEL LABORATORIO “IO E LA MIA AMICA ANSIA” Associazione AMT Teatro – Ancona
Da aprile a dicembre 2019
CO-CONDUTTRICE DEL LABORATORIO DI AUTOSTIMA FEMMINILE “LA FORZA DELLE DONNE”
Centro antiviolenza di Ancona, Associazione “Donne e Giustizia” – Via Cialdini 24/A – Ancona
Da ottobre 2006 a dicembre 2019
CONSULENTE PSICOLOGA
Centro antiviolenza di Ancona, Associazione “Donne e Giustizia” – Via Cialdini 24/A – Ancona
Da giugno 2013 a marzo 2017
COORDINATRICE DELL’EQUIPE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA PROVINCIALE DI ANCONA
Centro antiviolenza di Ancona, Associazione “Donne e Giustizia” – Via Cialdini 24/A – Ancona
Da maggio 2016 a dicembre 2017
SUPERVISORA DELL’EQUIPE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA “IL MELOGRANO” DI PARABITA (LE)
Comunità San Francesco, Cooperativa sociale – Via Acquarelli 53 – Ugento (LE)
Da maggio 2016 a dicembre 2017
SUPERVISORA DELL’EQUIPE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA “IL MELOGRANO” DI CONVERSANO (BA)
Comunità San Francesco, Cooperativa sociale – Via Acquarelli 53 – Ugento (LE)
Da marzo 2014 a dicembre 2018
CONDUTTRICE DEL GRUPPO DI SOSTEGNO “FEMPOWER”
Centro antiviolenza di Ancona, Associazione “Donne e Giustizia” – Via Cialdini 24/A – Ancona
Da giugno 2012 a marzo 2013
SUPERVISIONE DIDATTICA dell’equipe del Centro residenziale “Il Cigno” per persone con disabilità.
COOSS Marche Cooperativa Sociale – Via Saffi 4 – Ancona
Da settembre 2006 a settembre 2010
TIROCINIO DI SPECIALIZZAZIONE
Dipartimento di Salute Mentale – ASUR Zona 7 – Distretto Centro – Via G. Bruno, 65 – Ancona
Da maggio 2009 a maggio 2011
TIROCINIO DI SPECIALIZZAZIONE
Consultorio familiare – ASUR Zona 7 – Distretto Centro – Via Cristoforo Colombo 106 – Ancona
Da settembre 2007 a giugno 2008
FACILITATRICE IN UN GRUPPO DI AUTO-MUTUO AIUTO “ARCOBALENO 2”
Associazione AMA Auto-mutuo aiuto – Via Sacripanti, 7 – Ancona
Da gennaio 2002 a luglio 2009
CONSULENTE
Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulle Disabilità (CRRDD) della Regione Marche – Via Gentile da Fabriano, 3 – Ancona
Da settembre 1999 a settembre 2000
TIROCINIO POST LAUREAM DI PSICOLOGIA
Istituto Walden, Laboratorio di scienze comportamentali – Via di Campo Marzio, 12 – Roma
Da febbraio a giugno 1997
TIROCINIO DI PSICOLOGIA (Progetto Erasmus)
Institut de Rééducation Sanderval – 20 boulevard des Salyens – Marsiglia (Francia)
Esperienze come formatrice
31 maggio – 5 luglio 2024
STEREOTIPI E PREGIUDIZI DI GENERE – LINGUAGGIO INCLUSIVO NEL CONTESTO AZIENDALE
Quattro incontri di formazione sulle pari opportunità rivolti al personale dirigente e di responsabilità all’interno dell’azienda
Gruppo TreValli Cooperlat, Jesi (AN)
2 dicembre 2022
“PROJECT WORK SULL’ACCOGLIENZA DELLA DONNA CHE SUBISCE VIOLENZA. SIMULAZIONE DI UN CASO CONCRETO”
Il coraggio di Artemisia e di tutte le donne, Corso di formazione sulle normative e sulle misure di contrasto ai reati di violenza di genere, Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche
22 novembre 2021
“La psicologia si racconta a teatro: La sala d’attesa”, Teatro webinar sulla violenza domestica, Ordine delle Psicologhe e Psicologi delle Marche
18 maggio 2019
“CATASTROFI E VIOLENZA DI GENERE”
Laboratorio esperienziale per medici, infermieri e psicologi dell’emergenza all’interno della periodica formazione dei volontari dell’associazione ARES, Associazione Regionale Emergenza Sanitaria e sociale – San Ginesio (MC)
9 settembre 2016
“LA DEFINIZIONE DI UN PIANO DI SICUREZZA INDIVIDUALE E DI UN PIANO DI PROTEZIONE”
Corso universitario di Alta Formazione “Rilevazione trattamento della violenza domestica”- Centro Studi Sociali “Don Silvio De annuntiis”, Scerne di Pineto (TE), rivolto a personale scolastico, professionisti sanitari e assistenti sociali.
Associazione Focolare Maria Regina onlus – Via Oberdan, 26 – Scerne di Pineto (TE)
10 settembre 2016
“IL LAVORO CON LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA E STALKING SECONDO L’APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE”
Corso universitario di Alta Formazione “Rilevazione trattamento della violenza domestica” – Centro Studi Sociali “Don Silvio De annuntiis”, Scerne di Pineto (TE), rivolto a personale scolastico, professionisti sanitari e assistenti sociali.
Associazione Focolare Maria Regina onlus – Via Oberdan, 26 – Scerne di Pineto (TE)
24 novembre 2015
“LE DINAMICHE DELLA VIOLENZA”
Formazione rivolta ai/alle dipendenti della Provincia di Ancona.
Provincia di Ancona – Via Passo Varano, 19 – Ancona
14 novembre 2015
“IL GRUPPO DI SOSTEGNO NEL PERCORSO DI USCITA DALLA VIOLENZA”
Corso di formazione sulla violenza di genere rivolto a cinque centri antiviolenza della Puglia.
Cooperativa “San Francesco” – Via Acquarelli, 53 – Ugento (LE)
22 ottobre 2015
“IL SOSTEGNO PSICOLOGICO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE”
Formazione alle professioniste dello sportello antiviolenza “Dalla parte delle donne” di Senigallia.
Comune di Senigallia Via Marchetti 65 – Senigallia
10 ottobre 2014
“ORGANIZZAZIONE DI UN CENTRO ANTIVIOLENZA E PRIMA ACCOGLIENZA”
Corso di formazione sulla violenza di genere rivolto a cinque centri antiviolenza della Puglia.
Cooperativa “San Francesco” – Via Acquarelli, 53 – Ugento (LE)
11 ottobre 2014
“DINAMICHE DELLA VIOLENZA” E “IL PROCESSO DI USCITA DALLA VIOLENZA”
Corso di formazione sulla violenza di genere rivolto a cinque centri antiviolenza della Puglia.
Cooperativa “San Francesco” – Via Acquarelli, 53 – Ugento (LE)
13 novembre 2014
“LE DINAMICHE DELLA VIOLENZA: IL CICLO DELLA VIOLENZA, I MECCANISMI DELL’INTRAPPOLAMENTO ED IL PERCORSO DI FUORIUSCITA”
Corso di formazione su modalità di intervento e buone prassi nell’ambito della violenza di genere rivolto all’equipe dello sportello antiviolenza di Fabriano “Artemisia”.
CSV Marche – Via della Montagnola 69/A – Ancona
3 febbraio 2014
“IL CICLO DELLA VIOLENZA E LA PRIMA ACCOGLIENZA DELLE DONNE VITTIME”
Corso di formazione su modalità di intervento e buone prassi nell’ambito della violenza di genere rivolto all’equipe dello sportello antiviolenza di Jesi.
Casa delle donne – Via Colocci, 6 – Jesi
3 marzo 2014
“L’INTERVENTO PSICOLOGICO CON LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA”
Corso di formazione su modalità di intervento e buone prassi nell’ambito della violenza di genere rivolto all’equipe dello sportello antiviolenza di Jesi.
Casa delle donne – Via Colocci, 6 – Jesi
29 novembre 2013
RESPONSABILE SCIENTIFICA DELL’EVENTO FORMATIVO ECM “LINGUAGGI DI GENERE”
Organizzatrice e responsabile scientifica di un seminario ECM su un uso della lingua italiana rispettoso dell’identità di genere, presso il Comune di Ancona, rivolto a medici, psicologi, assistenti sociali, consulenti del lavoro, avvocati, giornalisti.
Centro antiviolenza di Ancona, Associazione “Donne e Giustizia” – Via Cialdini 24/A – Ancona
12 aprile 2013
“VIOLENZA DOMESTICA: LA PRIMA ACCOGLIENZA”
Corso di formazione su modalità di intervento e buone prassi nell’ambito della violenza di genere rivolto ai Vigili Urbani di Montemarciano.
Corpo Polizia Municipale – Vicolo Gili, 3 – Montemarciano (AN)
24 novembre 2010
“IL PIANO DI INTERVENTO PSICOLOGICO IN UN CENTRO ANTIVIOLENZA”
Corso di formazione rivolto alle operatrici del centro antiviolenza di Pesaro.
Cooperativa sociale “Il Labirinto” – Via Milazzo, 28 – Pesaro
Novembre 2009 – 2010
FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUL TEMA DELLA VIOLENZA DI GENERE
Sensibilizzazione sulla violenza di genere rivolta agli studenti delle scuole superiori di secondo grado di Ancona nell’ambito del progetto “Neanche con un fiore”.
Associazione “Cantieri di Pace ONLUS” di Osimo
9 e 19 giugno 2009 DOCENZA SU “PERCORSO DI USCITA DALLA VIOLENZA”
Corso di formazione rivolto a operatori/trici del territorio della Provincia di Macerata su “Azioni di contrasto alla violenza alle donne” (Progetto D.I.M.)
Cooperativa sociale “La Gemma” – P.za Stamira, 13 – Ancona
Esperienze come relatrice
4 dicembre 2022
LE DIFFICOLTÀ NEL PERCORSO DI FUORIUSCITA DALLA VIOLENZA. IL RUOLO DEI CENTRI ANTIVIOLENZA
Relazione all’interno dell’iniziativa “Lo specchio dei tempi. Teatro e professionalità contro la violenza sulle donne”
Associazione Giunone di Fano, con il patrocinio della Commissione pari opportunità della Regione Marche
18 gennaio 2019
UOMINI MALTRATTANTI. IL PUNTO DI VISTA DELLE VITTIME
Relazione all’interno del convegno “Ciao maschio. La rappresentazione del maschile nella cultura della violenza.”
Cooperativa Polo 9 – Piazza della Repubblica 1/D – Ancona
8 marzo 2017
“L’ESPERIENZA DELL’ASSOCIAZIONE DONNE E GIUSTIZIA DI ANCONA E DELL’ASSOCIAZIONE ARTEMISIA DI FABRIANO A CONFRONTO”
Comune di Fabriano, A.T.S. X, Sportello antiviolenza “Artemisia” – Sala convegni del complesso museale San Benedetto – Fabriano
3 dicembre 201
“IL LAVORO DI RETE COME RISPOSTA ALLA RICHIESTA DI GIUSTIZIA DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE”
Moderatrice della Tavola rotonda tra i soggetti istituzionali della rete antiviolenza della città di Ancona.
Comune di Ancona – Largo XXIV Maggio, 1 – Ancona
24 novembre 2015
BUONE PRASSI NELLA GESTIONE DI UN CASO DI VIOLENZA DOMESTICA
Relazione nell’ambito dell’evento formativo rivolto al personale della Polizia di Stato “#Iononcisto”
Questura di Ancona – Via G. Gervasoni 19 – Ancona
26 giugno 2015
“LE COMPETENZE DI UNA RETE TERRITORIALE DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA”
Relazione all’interno del convegno “La valutazione del rischio di recidiva della violenza di genere” presso il Comune di Ancona.
Centro antiviolenza di Ancona, Associazione “Donne e Giustizia”
24 ottobre 2014
“FUNZIONI, COMPITI E MODALITÀ OPERATIVE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA”
Relazione rivolta ai rappresentanti della rete cittadina di contrasto alla violenza di genere della città di Ancona.
Cooperativa sociale “La Gemma” – Via Martiri della Resistenza, 24 – Ancona
29 novembre 2013
“LE PAROLE DELLE DONNE”
Relazione all’interno del seminario ECM “Linguaggi di genere”, su un uso della lingua italiana rispettoso delle identità di genere, presso il Comune di Ancona.
Centro antiviolenza di Ancona, Associazione “Donne e Giustizia” – Via Cialdini 24/A – Ancona
5 ottobre 2013
“TECNICHE COMPORTAMENTALI AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA”
Relazione all’interno del seminario “Percorsi di uscita dalla violenza”
Ordine degli Psicologi, Consiglio Regionale delle Marche – Corso Stamira, 29 – Ancona
3 dicembre 2011
“IL RUOLO DELLA PSICOLOGA NEI PERCORSI DI USCITA DALLA VIOLENZA”
Relazione all’interno del seminario “L’intervento psicologico sulle donne vittime di violenza domestica”
Ordine degli Psicologi, Consiglio Regionale delle Marche – Corso Stamira, 29 – Ancona
Pubblicazioni
2024 Elena Grilli – Aiutare a uscire dalla violenza. Il sostegno emotivo alle donne che subiscono violenza nelle relazioni di intimità. Edizioni Centro Studi Erickson
2014 Elena Grilli – fEMPOWER. Una esperienza di gruppo per donne vittime di violenza nelle relazioni sentimentali
2013 Elena Grilli – Tecniche comportamentali al servizio della sicurezza. Psicoin, n. 2
2011 Elena Grilli – Il ruolo della psicologa nei percorsi di uscita dalla violenza. Psicoin, n. 3
2010 Carlo Ricci, Alessandra Petrolati, Elena Grilli (2010) – La formazione dell’Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione secondo l’ICF: una proposta operativa. Handicap Grave, Erickson, vol. 11, n. 1
CORSO DI STUDI
2011 SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA (conseguita con votazione 30/30)
Scuola di Specializzazione in psicoterapia “Istituto Walden” – Via di Campo Marzio, 12 – Roma
2006 LAUREA IN TECNICHE GRAFOLOGICHE (conseguita con votazione 110/110 cum laude)
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
1999 LAUREA IN PSICOLOGIA AD INDIRIZZO CLINICO (conseguita con votazione 110/110 cum laude)
Università “La Sapienza” di Roma
Ottobre 1996 – giugno 1997 BORSA DI STUDIO ERASMUS
Università “La Sapienza” di Roma e Université de Aix-en-Provence (Francia)
1992 DIPLOMA DI MATURITÀ LINGUISTICA (conseguito con votazione 60/60)
Liceo linguistico “S. Antonio” di Fabriano (AN)
L’abuso sessuale in psicoterapia
Scritto da Elena Grilli il . Pubblicato in blog, Mondo femminile e violenza di genere, violenza.
L’abuso sessuale in psicoterapia
Ogni relazione di potere, potenzialmente, può implicare una qualche forma di abuso da parte di chi è nella posizione dominante. Il rapporto psicoterapeutico non fa eccezione. Per sua natura è un rapporto basato sulla fiducia. E’ asimmetrico e non paritario: uno dei due si affida all’altro per affrontare e risolvere un problema di natura personale. Le confidenze anche molto intime sono unidirezionali (il terapeuta non entra nei dettagli della propria vita) e si suppone vengano trattate dal professionista con competenza e rispetto.
Uno dei modi in cui il rapporto può uscire da determinati confini di correttezza e non rispondere più alle regole del codice deontologico, è quando prende le sembianze di una relazione sessuale tra terapeuta e paziente.
I codici deontologici delle professioni sanitarie vietano sempre i comportamenti sessuali con i pazienti, fin dal giuramento di Ippocrate. Così recita l’art. 28 del Codice deontologico degli psicologi italiani:
“[…] Costituisce grave violazione deontologica effettuare interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e/o sessuale. Parimenti costituisce grave violazione deontologica instaurare le suddette relazioni nel corso del rapporto professionale. […]”
Nessuno psicoterapeuta serio e preparato chiederebbe mai un contatto fisico di natura sessuale (toccamenti, baci, abbracci sensuali) e nemmeno frequentazioni al di fuori delle sedute (appuntamenti galanti, telefonate intime, ecc.). Tuttavia sappiamo che talvolta questo può accadere, con gravi conseguenze per la salute psicologica dei pazienti.
Negli anni ’90 iniziarono studi negli Stati Uniti volti a evidenziare il fenomeno e venne appurato che il 10% dei professionisti interessati dalla ricerca avevano avuto un qualche tipo di coinvolgimento sessuale con pazienti. Perlopiù si trattava di psicoterapeuti uomini con pazienti donne. Non sorprende, perché come già detto, qualunque tipo di rapporto di potere può avere al proprio interno questo tipo di deviazione, in quanto con grande facilità chi è nella posizione di forza grazie alla sua autorevolezza e presunta competenza può approfittare del proprio status per influenzare pensieri e comportamenti e ottenere in modo illegittimo favori sessuali senza nemmeno l’uso della forza fisica.
La relazione psicoterapeutica può in questi casi sfociare in una vera e propria condizione di dipendenza, in cui la paziente è succube del proprio terapeuta, il quale può utilizzare in modo manipolatorio le tecniche di cui dispone per soggiogare, fino alla commissione di veri e propri reati di abuso. Può motivare determinate richieste illegittime presentandole come il risultato di ricerche scientifiche o delle più recenti teorie, oppure come una disinibizione liberatoria, una forma di rilassamento, un lasciarsi andare benefico, un modo per sperimentare relazioni mature come la paziente non ha potuto sperimentare nella sua vita, ecc.
La paziente vittima di questi abusi può sentirsi confusa, in conflitto tra il desiderio di risolvere i propri problemi affidandosi ciecamente al professionista e le proprie sensazioni di disagio, di disgusto o di violazione che avverte.
Questo tipo di interazione non è etico, è illegale, passibile di denuncia penale e motivo di radiazione dall’albo professionale.
Si traduce sempre in un danno economico perché la paziente si trova a dover pagare delle sedute dove non si affrontano i problemi per i quali si è rivolta al professionista, ma soprattutto in pesanti danni psicologici, risultato delle manipolazioni psicologiche e degli abusi sessuali. Come tutti i carnefici, anche il professionista che fuoriesce dai confini del rapporto terapeutico anteponendo i propri desideri sessuali agli obiettivi della psicoterapia, fa ampio ricorso all’inganno, all’insinuazione di sensi di colpa, facendo crescere quel senso di inadeguatezza e di vergogna che gli garantisce il silenzio della sua vittima. In questo modo, qualunque sia la problematica psicologica per la quale la paziente ha deciso di intraprendere un percorso personale, questa non può che peggiorare a fronte di un indebolimento dell’autostima e del senso di controllo sulla propria vita. Inoltre, anche una volta fuori da questa trappola, la vittima potrebbe non riuscire più a risollevarsi e non trovare il coraggio di intraprendere un’altra terapia che l’aiuterebbe, avendo perso fiducia nella psicoterapia in quanto tale.
Intraprendere la psicoterapia giusta scaturisce dall’attenzione e dalla consapevolezza dei propri diritti che un paziente ha nel momento della scelta. Ogni paziente ha il diritto di sentirsi a proprio agio e non vedere violati i propri confini da parte di chi è tenuto all’estrema correttezza proprio in ragione della posizione di vantaggio e di autorevolezza che ricopre.
Se si desidera segnalare al competente Ordine professionale una violazione del codice deontologico da parte di uno psicologo o psicoterapeuta della Regione Marche, basta compilare il form messo a disposizione dall’Ordine. Gli altri Ordini regionali hanno probabilmente modalità simili di segnalazione, basta fare una ricerca nel web. Naturalmente è possibile denunciare queste forme di abuso anche all’Autorità giudiziaria.
Bibliografia:
Singer M.T., Lalich J. (1998) – Psicoterapie “folli”. Conoscerle e difendersi. Ed. Erickson
Se ci si ritrova nelle problematiche illustrate in questo articolo, può essere d’aiuto un supporto emotivo specialistico.
La reazione psicologica ai disastri
Scritto da Elena Grilli il . Pubblicato in blog, disturbi d'ansia, trauma.
La reazione psicologica ai disastri
Disastri sia naturali che non, portano con sé tutta una serie di conseguenze psicologiche anche in persone che non hanno vissuto in prima persona l’evento.
Il periodo successivo ad una catastrofe è sensibile dal punto di vista del peggioramento delle condizioni di salute mentale di una popolazione. Dopo il terremoto che ha distrutto Amatrice e zone limitrofe, è aumentato lo stato d’allerta in persone che vivono lontano da lì, e che hanno iniziato a sperimentare disturbi del sonno, agitazione al minimo rumore, oppure comportamenti disfunzionali, come il controllare ripetutamente e in modo ossessivo le scosse che si verificano giorno per giorno anche in altre parti del mondo (vi sono delle app che lo consentono). Il recente crollo del ponte Morandi a Genova potrebbe avere conseguenze simili, rispetto allo stato d’animo con cui si approccerà un cavalcavia d’ora in avanti. L’immagine del ponte crollato è anzi un’immagine piuttosto rappresentativa di come un percorso di vita programmato possa essere distrutto in modo inatteso e impensabile.
Assistere alle scene di devastazione da un telegiornale può essere sufficiente ad innescare una serie di pensieri d’ansia e di rimuginazioni negative in persone che vivono anche a centinaia di chilometri dalla zona colpita. Il carattere improvviso, imprevedibile e devastante nelle conseguenze di questi eventi porta con sé una generale sensazione di assenza di controllo sulla propria vita e senso di impotenza. Il pensiero ruota intorno all’imprevedibilità con cui chiunque potenzialmente può essere colpito, in qualunque luogo e in qualunque momento.
La ricerca evidenzia anche un nesso tra i processi associati all’empatia e lo sviluppo e il mantenimento di sintomi d’ansia: più si è capaci di mettersi nei panni degli altri e più ci si proietta in un tipo di esperienza che non si è vissuta in prima persona.
Naturalmente, vi è una grande variabilità tra individui. A rendere più “resistenti” a queste conseguenze vi sono degli importanti fattori:
- le capacità adattive della persona;
- l’idea radicata di saper fronteggiare eventi avversi e la fiducia nella propria capacità di resistere;
- soprattutto, il sostegno sociale, la possibilità di confrontarsi, poter dire come ci si sente a una persona capace di offrire supporto.
Le persone che possiedono di meno queste caratteristiche sono maggiormente a rischio di sviluppare disturbi d’ansia che potrebbero inficiare la qualità della vita e sono anche le persone che più beneficiano di un intervento psicologico, tanto più efficace quanto più è precoce dopo un evento che ha minato il senso di controllo che ognuno di noi ha rispetto alla propria vita.
Se ci si ritrova nelle problematiche illustrate in questo articolo, è possibile richiedere un supporto psicologico qualificato.
Link alle risorse dell’American Psychological Association sul tema