Skip to main content

Tag: cognitivo-comportamentale

Dolore cronico

Dolore cronico

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è in grado di incidere in modo significativo sulla qualità della vita di una persona con dolore cronico. E’ infatti un tipo di approccio terapeutico che mette a fuoco il qui-e-ora, modificando gli atteggiamenti che potrebbero finire per alimentare circoli viziosi capaci di aumentare la percezione soggettiva del dolore.

La terapia cognitivo-comportamentale non entra nel merito delle cause dei disturbi che procurano dolori cronici, come ad esempio la fibromialgia, né pretende di guarirli, ma, come dimostrato da molti studi sull’efficacia, è in grado di favorire il funzionamento fisico generale e la riduzione del livello di disabilità, attraverso tecniche di rilassamento muscolare progressivo, stress management, self-management attivo del dolore, regolarizzazione dei ritmi di attività, igiene del sonno, ma anche tecniche di tipo cognitivo volte a costruire un diverso atteggiamento nei confronti dello stimolo dolorifico e a stoppare infruttuose rimuginazioni sul dolore. Il dolore non è solo fisico: le emozioni hanno un ruolo nell’esperienza del dolore. Ad esempio la paura amplifica lo stimolo dolorifico: più ci si preoccupa per il dolore, più fa male.

In letteratura si ritiene che un approccio multidisciplinare sia più efficace nel ridurre l’interferenza del dolore con la vita quotidiana delle persone. Integrandosi con le terapie mediche ed approcci naturali basati sull’esercizio fisico, la terapia cognitivo-comportamentale è in grado di apportare un reale contributo al benessere psicofisico delle persone con fibromialgia o altri disturbi organici che comportano dolore cronico.

Continua a leggere

Cookies Policy

PERCHE QUESTO AVVISO?

Si tratta di un’informativa che è resa, ai sensi dell’art. 13 e 122 del d.lgs. n. 196/2003 – Codice in materia di protezione dei dati personali, nonché in base a quanto previsto dal Provvedimento generale del Garante privacy dell’8 maggio 2014 a coloro che visiteranno il sito www.elenagrilli.it

DEFINIZIONE DI COOKIE

I cookie sono stringhe di testo di piccole dimensioni che i siti visitati dall’utente inviano al suo terminale (solitamente al browser), dove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi agli stessi siti alla successiva visita del medesimo utente. Nel corso della navigazione su un sito, l’utente può ricevere sul suo terminale anche cookie di siti o di web server diversi (c.d. di “terze parti”); ciò accade perché sul sito web visitato possono essere presenti elementi come, ad esempio, immagini, mappe, suoni, specifici link a pagine web di altri domini che risiedono su server diversi da quello sul quale si trova la pagina richiesta.

FINALITA’ E SCOPI DEI COOKIE

I cookie sono utilizzati per eseguire autenticazioni informatiche, monitoraggio di sessioni e memorizzazione di informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server e di norma sono presenti nel browser di ciascun utente in numero molto elevato. In tale ottica, alcune operazioni non potrebbero essere compiute senza l’uso dei cookie, che in alcuni casi sono tecnicamente necessari.

A titolo esemplificativo, l’accesso ad aree riservate del sito e le attività che possono essere ivi svolte sarebbero molto più complesse da svolgere e meno sicure senza la presenza dei cookie che consentono di identificare l’utente e mantenerne l’identificazione nell’ambito della sessione.

Visita AboutCookies.org per ulteriori informazioni sui cookie e su come influenzano la tua esperienza di navigazione.

TIPI DI COOKIE

Cookie tecnici: sono quelli utilizzati al solo fine di “effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica, o nella misura strettamente necessaria al fornitore di un servizio della società di informazione esplicitamente richiesto dall’abbonato o dall’utente a erogare tale servizio” (art. 122, I comma, Codice della Privacy). Possono essere suddivisi in cookie di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del sito web (permettendo, ad esempio, di realizzare un acquisto o autenticarsi per accedere ad aree riservate).

Cookie analitici: sono assimilati ai cookie tecnici e sono quelli utilizzati direttamente dal gestore del sito per raccogliere informazioni, in forma aggregata, sugli accessi e numero di utenti e su come questi utilizzano il sito. Perseguono esclusivamente scopi statistici.

Cookie funzionali: sono quelli che permettono all’utente la navigazione in funzione di una serie di criteri selezionati, quali ad esempio la lingua, i prodotti selezionati per l’acquisto, al fine di migliorare il servizio.

Cookie di profilazione: sono quelli volti a creare profili relativi all’utente e sono utilizzati al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dallo stesso nell’ambito della navigazione in rete.

Cookie di terze parti: nel corso della navigazione sul sito, l’utente potrebbe ricevere sul suo terminale anche cookie di siti o di web server diversi, che sono impostati direttamente da gestori di siti web o servers diversi dal sito. Questi cookie possono essere inviati al browser dell’utente da società terze direttamente dai loro siti web, cui è possibile accedere navigando dal sito. In tali casi, il gestore di questo sito è estraneo alla operatività di tali cookie, il cui invio rientra nella responsabilità di tali società terze.

COOKIES UTILIZZATI IN QUESTO SITO

Il sito utilizza due tipi di cookies: cookies tecnici e cookies di terze parti.

COOKIES TECNICI

l sito utilizza cookies tecnici gestiti direttamente dal sito che non richiedono l’autorizzazione degli utenti.

COOKIES DI TERZE PARTI

Il sito si può avvalere di elementi (immagini, mappe, suoni, specifici link a pagine web di altri domini, ecc.) che risiedono su server diversi dal presente sito. Questi cookies richiedono l’approvazione degli utenti.
Ricorda che se prosegui nella navigazione accetti questi cookies.

In particolare il sito utilizza i seguenti cookies di terze parti:

Google Analytics

Il sito si avvale del servizio Google Analytics della società Google, Inc. (di seguito “Google”) per la generazione di statistiche sull’utilizzo dei siti web; Google Analytics utilizza cookie (non di terze parti) che non memorizzano dati personali. Le informazioni ricavabili dai cookie sull’utilizzo del sito web da parte degli utenti (compresi gli indirizzi IP) verranno trasmesse dal browser dell’utente a Google, con sede a 1600 Amphitheatre Parkway, Mountain View, CA 94043, Stati Uniti, e depositate presso i server della società stessa. In particolare, di seguito trovi i cookies utilizzati da Google Analytics:

Nome del CookieDurata
__utma2 anni
__utmb30 minuti
__utmcSessione
__utmt10 minuti
__utmz6 mesi
_ga2 anni
_gat10 minuti

Utilizzando il sito si acconsente al trattamento dei propri dati da parte di Google per le modalità e i fini sopra indicati.

Secondo i termini di servizio in essere, Google utilizzerà queste informazioni, in qualità di titolare autonomo del trattamento, allo scopo di tracciare e esaminare l’utilizzo del sito web, compilare report sulle attività del sito ad uso degli operatori del sito stesso e fornire altri servizi relativi alle attività del sito web, alle modalità di connessione (mobile, pc, browser utilizzato etc.) e alle modalità di ricerca e raggiungimento delle pagine web di questo sito. Google può anche trasferire queste informazioni a terzi ove ciò sia imposto dalla legge o laddove tali terzi trattino le suddette informazioni per conto di Google.

Per consultare l’informativa privacy della società Google, relativa al servizio Google Analytics, si prega di visitare il sito Internethttp://www.google.com/intl/en/analytics/privacyoverview.html.

Per conoscere le norme sulla privacy di Google, si invita a vistare il sito Internethttp://www.google.com/intl/it/privacy/privacy-policy.html.

I cookie di monitoraggio possono essere disabilitati senza nessuna conseguenza sulla navigazione dei siti web: per disabilitarli si veda la sezione successiva “SITI WEB E SERVIZI DI TERZE PARTI”.

Social Media

Questa tipologia di cookie integra funzionalità sviluppate da terzi all’interno delle pagine del Sito come le icone e le preferenze espresse nei social network. Un esempio sono i “social plugin” per Facebook, Twitter, Google+ e LinkedIn. Si tratta di parti della pagina visitata generate direttamente dai suddetti siti ed integrati nella pagina del sito ospitante. L’utilizzo più comune dei social plugin è finalizzato alla condivisione dei contenuti sui social network.

La presenza di questi plugin comporta la trasmissione di cookie da e verso tutti i siti gestiti da terze parti. La gestione delle informazioni raccolte da “terze parti” è disciplinata dalle relative informative cui si prega di fare riferimento. Per garantire una maggiore trasparenza e comodità, si riportano qui di seguito gli indirizzi web delle diverse informative e delle modalità per la gestione dei cookie.

Facebook informativa: https://www.facebook.com/help/cookies/

Twitter informative: https://support.twitter.com/articles/20170514

Linkedin informativa: https://www.linkedin.com/legal/cookie-policy

Google+ informativa: http://www.google.it/intl/it/policies/technologies/cookies/

Facebook (configurazione): accedere al proprio account. Sezione privacy.

Twitter (configurazione): https://twitter.com/settings/security

Linkedin (configurazione): https://www.linkedin.com/settings/

Google+ (configurazione): http://www.google.it/intl/it/policies/technologies/managing/

Pinterest: https://it.pinterest.com/allrecipes/cookie-recipes

SITI WEB E SERVIZI DI TERZE PARTI

Il sito potrebbe contenere collegamenti ad altri siti web che dispongono di una propria informativa privacy.

Il sito www.elenagrilli.it e il suo amministratore non hanno alcun controllo sui cookies che vengono utilizzati da terze parti quindi per approfondire il tema si consiglia di consultare le politiche della privacy di queste terze parti così come le opzioni per disattivare la raccolta di queste informazioni.

È possibile negare il consenso all’utilizzo dei cookies selezionando l’impostazione appropriata sul proprio browser: la navigazione non autenticata sul sito sarà comunque disponibile in tutte le sue funzionalità.

Si forniscono di seguito i link che spiegano come disabilitare i cookies per i browser più diffusi.

Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookies su Firefox;

Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookies su Chrome;

Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookies su Internet Explorer;

Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookies su Safari;

Ulteriori informazioni sulla disabilitazione dei cookies su Opera;

Se desideri eliminare i files cookies eventualmente già presenti sul tuo computer, leggi le istruzioni del tuo browser cliccando sulla voce “Aiuto” del relativo menu.

In questo sito usiamo solo cookies tecnici che non richiedono l’approvazione dell’utente.

Burnout professionale

Burnout professionale

Quando si impegnano molto tempo e sforzi per il proprio lavoro e se ne riceve in cambio solo stress e pochissima gratificazione, a lungo termine questo può produrre una condizione di burnout. Ci si sente esausti, senza motivazione, apatici, ansiosi, sopraffatti, con un senso di vuoto. Il lavoro perde significato, vanno perdute le ambizioni e gli interessi che un tempo erano invece vivi e presenti.

Le cause possono risiedere in uno sbilanciamento tra le responsabilità crescenti e la personale capacità di farvi fronte; un lavoro ripetitivo e noioso, poco creativo e variabile, molte ore di lavoro e magari il portarsi il lavoro a casa, il restringimento delle attività piacevoli, della vita sociale, del tempo dedicato agli hobbies; il fatto di non ricevere le promozioni o i riconoscimenti economici che si ritiene di meritare dopo molti anni di “fedeltà” alla stessa azienda.

Una consulenza su questo tipo di problematica può identificare le cause del burnout, fornire gli strumenti per meglio gestire lo stress, trovare il coraggio di intraprendere una nuova carriera professionale, oppure migliorare le abilità comunicative per creare un ambiente lavorativo più piacevole, imparare a stabilire confini, a dire “no”, a ripristinare una adeguata e soddisfacente vita privata e sociale.

Continua a leggere

Problematiche sessuali

Problematiche sessuali

Le problematiche sessuali che affliggono sia uomini che donne hanno una pesante ricaduta sulla qualità di vita delle persone. Compromettono la soddisfazione individuale e di coppia ed interferiscono con la realizzazione di eventuali progetti di maternità e paternità.

La ricerca sessuologica ha messo gli psicoterapeuti in grado di offrire un aiuto efficace per la maggior parte di queste problematiche, molto più frequentemente legate ad una dinamica d’ansia piuttosto che ad una disfunzione organica.

La terapia cognitivo-comportamentale, in particolare, rappresenta un approccio diretto e breve per la cura di questo tipo di difficoltà.

  • Carenza dell’eccitazione sessuale
  • Fobie sessuali
  • Disfunzioni dell’erezione
  • Eiaculazione precoce o ritardata
  • Vaginismo
  • Dispareunia
  • Disfunzione dell’orgasmo femminile

Una volta escluse le cause di origine medica, lo psicologo può affrontare gli aspetti emotivi ed affettivi che possono sottostare a queste disfunzioni.

Lo studio di terapia cognitivo-comportamentale offre percorsi personalizzati per persone o coppie desiderose di rendere la propria vita intima pienamente soddisfacente.

Continua a leggere

Disturbi psicosomatici

Disturbi psicosomatici

I disturbi psicosomatici sono condizioni in cui lo stress e problemi d’ansia contribuiscono a determinare sintomi fisici che non sono pienamente spiegabili o giustificabili da un disturbo organico accertato. La sintomatologia più frequente comprende emicrania, ipertensione, problemi gastrointestinali, nausea, colite, crampi, dolori cronici. Non è raro che queste condizioni siano associate con un disturbo d’ansia o con la depressione, ma possono anche comparire in un periodo della propria vita particolarmente stressante e carico di emozioni negative.

Accanto a questi disturbi, nei quali i fattori psicologici sono l’unica causa di un disagio fisico, vi sono anche i disturbi nei quali i fattori psicologici giocano un ruolo non esclusivo ma comunque rilevante nella loro insorgenza e successiva evoluzione. Lo stato emotivo di una persona, infatti, è capace di influenzare in modo significativo il decorso di una malattia fisica o l’esito di un intervento chirurgico.

Il sostegno psicologico può dunque essere indicato anche nei casi in cui vi sia una base medica accertata del disturbo.

Attenzione: talvolta si parla erroneamente di disturbo psicosomatico quando gli esami medici non rilevano alcuna causa della malattia. Non è così. Può infatti accadere che le vere cause del malessere non siano rilevate dal medico, a causa della limitatezza degli strumenti diagnostici. Per questo motivo è necessario affidarsi ad uno psicologo in grado di correttamente valutare le relazioni tra i fattori psicologici, fisiologici, comportamentali e sociali che influenzano la salute e la qualità della vita.

Continua a leggere

Gestione della rabbia

Gestione della rabbia

La rabbia è una delle emozioni che proviamo, la cui funzione è quella di proteggere da pericoli attraverso un atteggiamento di autodifesa, ma anche di aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi abbattendo gli ostacoli. In questo senso è una emozione funzionale all’affermazione personale e alla difesa dei propri diritti di persona.

È un’emozione che comporta una intensa attivazione fisiologica  che si esprime con una risposta intensa e immediata. A monte, c’è un dialogo interiore con tutta una serie di argomentazioni che la giustificano e che ruotano intorno alla possibilità di riversarla su qualcuno. Si tratta di pensieri ostili che possono condurre a comportamenti aggressivi o violenti, capaci di ferire e non solo fisicamente. La difficoltà a gestire e comunicare in modo costruttivo la propria rabbia causa disagio anche a chi la prova, attraverso una sgradevole sensazione di perdita di controllo. Chi ha uno stile comunicativo aggressivo, inoltre, viene più facilmente isolato, emarginato, va spesso incontro al biasimo, fa più fatica ad instaurare rapporti sociali basati sul rispetto e la stima reciproci. La persona che ha frequenti attacchi d’ira, oltre a essere maggiormente esposta a rischi per la sua salute mentale e fisica, pone seri rischi per la serena convivenza.

Attraverso un percorso con uno psicologo cognitivo-comportamentale, la persona può comprendere cosa c’è alla radice della propria rabbia, identificare gli stimoli che la innescano e apprendere modalità sane di gestirla e di esprimerla.

L’incrementata capacità di auto-regolazione emotiva consente di affrontare situazioni stressanti con un migliorato senso di controllo ed equilibrio. I benefici non sono solo per la salute personale, ma anche per le persone con cui si entra in relazione, che saranno più disponibili, inclini ad ascoltare quello che si ha da dire, più disposte ad instaurare un rapporto autentico piuttosto che basato sulla paura.

Continua a leggere

Fobie sociali

Fobie sociali

Chi soffre di fobia sociale sperimenta un’ansia elevata in situazioni di interazione sociale, al punto da evitare tali situazioni, isolarsi ed apparire agli occhi degli altri inibito, distante, chiuso, addirittura ostile. Alcune delle tipiche situazioni in cui la persona si trova a dover gestire un’ansia eccessiva sono ad esempio: parlare ad un certo numero di persone, essere al centro dell’attenzione, avere a che fare con persone con autorità, ricevere critiche da qualcuno, essere osservati mentre si lavora, esprimere un proprio punto di vista ad una riunione. Questo tipo di fobia è molto invalidante, perché coinvolge aspetti molto importanti della vita delle persone, l’interazione sociale e la comunicazione, con una ricaduta pesantissima sulla vita professionale, affettiva, sentimentale. Ciò potrebbe significare dover rinunciare ad una carriera professionale pur possedendo tutte le competenze e le conoscenze necessarie, oppure rinunciare alla possibilità di una vita di coppia, oppure rinunciare al sostegno e all’affetto di amici.

La terapia cognitivo-comportamentale si concentra su una attiva acquisizione sia di capacità di auto-regolazione dell’ansia, sia di abilità sociali utili per fronteggiare situazioni di interazione (training di assertività), risultando la forma di terapia più pragmatica ed utile in questo genere di difficoltà.

Continua a leggere

Fronteggiare la violenza

Fronteggiare la violenza

La fondamentale manifestazione della violenza nelle relazioni intime consiste in tutta una serie di strategie anche molto sottili per acquisire e mantenere una solida posizione di potere e controllo. Di conseguenza, chi è prigioniero di una relazione maltrattante difficilmente riuscirà a liberarsene da sola.

Se la violenza è molto grave, la pericolosità del maltrattante è elevata e la donna ha bisogno di un immediato allontanamento, è necessario chiedere aiuto presso le Forze dell’ordine, i Servizi sociali del proprio Comune, oppure chiamando il numero nazionale anti-violenza 1522 per essere inviata presso il Centro anti-violenza più vicino.
Nei casi in cui l’incolumità della donna non è immediatamente a rischio e per i motivi più vari, la fuga non è una soluzione che la persona desidera mettere in atto, un intervento mirato alla tutela della sicurezza personale è comunque possibile.

L’elaborazione di un piano di sicurezza personalizzato mette la vittima nella condizione di essere maggiormente consapevole delle proprie risorse personali e delle risorse disponibili all’interno della comunità. Attraverso una attenta analisi comportamentale, vengono individuate le azioni e le strategie per incrementare il livello di sicurezza personale e dei propri figli, ed essere preparata alla successiva esplosione di violenza sapendo di avere delle scelte possibili su come rispondere ad essa. Difficilmente il maltrattante modificherà il proprio comportamento aggressivo, e la donna che subisce la violenza non potrà mai avere il potere di gestirla, tuttavia la donna può rendere se stessa più efficace nel proteggersi.

Denunciare le violenze e chiedere un intervento a livello istituzionale (da parte della Giustizia o dei Servizi sociali) è comunque lo strumento di tutela principale e talvolta insostituibile, oltre che un diritto delle cittadine.

Continua a leggere

Linguaggi di genere

Linguaggi di genere

Seminario sul sessismo nel linguaggio, di cui la dott.ssa Elena Grilli è stata responsabile scientifica.

Il progetto di un seminario di approfondimento degli aspetti linguistici della discriminazione di genere è nato dall’esigenza di contrastare il fenomeno della violenza sulle donne attraverso una crescente consapevolezza che essa affonda le sue radici in una rappresentazione sociale della donna, spesso sminuita quando non addirittura oscurata.

Le relatrici che si sono succedute hanno affrontato da diverse angolazioni la tematica del sessismo nella cultura e nel linguaggio. L’intervento della dott.ssa Elena Grilli ha illustrato come il linguaggio usato in modo sessista alimenta la violenza verso le donne, denigrandole o aggredendole quando non si conformano all’idea maschile di “femminilità”.

Scarica gli atti del seminario:

Continua a leggere

fEMPOWER: il libro

fEMPOWER: il libro

Una esperienza di gruppo per donne vittime di violenza nelle relazioni sentimentali.

Dal 2006 al 2019 la dott.ssa Grilli ha collaborato con il centro antiviolenza di Ancona “Donne e Giustizia”. All’interno di questa collaborazione è stato realizzato un laboratorio di donne, sopravvissute alla violenza maschile, che desiderano ricostruire se stesse, riprendere in mano la propria vita, che la violenza aveva tentato di scippare, schiacciare, annichilire. Una volta ritrovata la libertà dalla violenza, la sfida è quella di rimettere insieme i pezzi, per tornare ad essere serene, con una sana fiducia in se stesse, capaci di difendere i propri diritti, concentrate sul proprio benessere personale.

Il gruppo fEMPOWER mirava a fornire alle donne che lo desideravano uno spazio nel quale liberamente esprimere se stesse, in un clima di accoglienza e di rispetto. La relazione fra donne è già un elemento di sostegno psicologico importante, di grande aiuto nel contrastare gli effetti devastanti della violenza psicologica (insulti, squalifiche, umiliazioni, minacce, intimidazioni, persecuzioni, controllo, isolamento, svalutazione, colpevolizzazione). Il gruppo è inoltre uno spazio di elaborazione e di innalzamento della consapevolezza rispetto alle seguenti aree:

  • conoscenza delle dinamiche della violenza e delle strategie di fronteggiamento ed autoprotezione;
  • conoscenza e gestione dell’ansia e delle paure;
  • affermazione personale e difesa dei propri diritti attraverso la comunicazione assertiva.

Dal laboratorio realizzato nel primo anno di attività del gruppo, è nato il libro FEMPOWER, che può essere una utile traccia per riproporre il laboratorio anche in altri contesti.

Scarica l’ebook in formato kindle

Scopri i servizi dedicati alle donne

Continua a leggere